3 LUGLIO 2021
SANSEPOLCRO
Auditorium Santa Chiara
Ore 17.00
Gaspare Torelli (1572-1613 ca.)
AMOROSE FAVILLE
Il Quarto Libro delle Canzonette a tre voci (Venezia, 1608)
Gruppo Vocale Armoniosoincanto
Franco Radicchia
Al clavicembalo Nicolò Biccheri
PRESENTA
CAROLINA CALABRESI
Indice del CD, realizzato da Brilliant Classics, 2021
Chi può mirarvi
Filli mia, dolce mio amore
Non partir non fuggir
Io son già morto ahi lasso
Tra fiori e fresche erbette
Tu non cessi donare
Mentre la bella Clori
Da voi mia chiara e bella
Poi ch'il sperar m'è tolto
Mi rid'e prendo gioco
Chiude nel vago viso
Divin'alta beltate
Aspro desir
Perché sempre mi fuggi
Chiare christiallin 'onde
Ridon i prati
Di Medea crud' è quella
Morrò per voi mio sole
Donna tu sei più bella
Chasi cha se te branco
An misier Cuculin
Quarto Libro delle Canzonette a tre voci (Venezia, 1608)
“[…] Gaspare Torelli, contemporaneo di Carlo Gesualdo, era nato a Borgo S. Sepolcro (oggi Sansepolcro), in provincia
di Arezzo. Egli proveniva da una famiglia di funzionari e intellettuali ed era un esponente del clero; tuttavia, la sua
opera compositiva esistente è esclusivamente profana… Il New Grove definisce la canzonetta così: “Un brano vocale
profano e leggero, in particolare in stile italiano, diffusosi tra fine XVI e inizi XVII secolo. Come un normale
diminutivo di “canzone”, il termine può riferirsi genericamente a qualsiasi breve, canzone semplice”. Era una forma
molto popolare di musica da camera vocale, che originariamente era in forte contrasto con il madrigale più serio, ma
con il tempo adottò alcune delle caratteristiche di quest’ultimo e divenne generalmente un po’ più sofisticata. Anche la
scelta dei testi divenne più ampia: originariamente erano per lo più di natura amorosa, ma successivamente anche i
compositori iniziarono a impostare testi di carattere pastorale. Le canzonette erano sempre strofiche. Le canzonette di
Torelli sono composte da due a quattro stanze di diversa lunghezza, da tre a sei versi, e ciascuna si divide in due parti,
in cui la prima assume il carattere di ritornello. Le canzoni potevano essere da tre a sei voci, ma le canzonette a tre voci
sembrano essere la regola. In queste la partitura è principalmente per due soprani e basso; alcune canzonette richiedono
tre voci maschili. In alcuni pezzi, gli artisti hanno deciso per una formazione di due voci femminili e liuto. […]
Ovviamente gli strumenti non hanno parti obbligate e seguono le linee vocali. In alcuni pezzi suonano una sorta di
intermezzo eseguendo le parti vocali. […] I cantanti fanno un ottimo lavoro. Il canto è vivo e attento al testo; l’insieme
è eccellente.[…] Coloro che hanno una predilezione speciale per la musica vocale da camera del periodo apprezzeranno
sicuramente questo disco, il che dimostra che c’è ancora molto da scoprire oltre a ciò che è noto dai principali
compositori della fine del XVI e dell’inizio del XVII secolo in Italia” (Johan van Veen).