L’ultimo lavoro di Claudio Cherubini ha per titolo Buitoni. Sviluppo e declino del pastificio Buitoni di Sansepolcro (1827-2017) ed è pubblicato dalla casa editrice Nova Delphi Libri di Roma. Con quest’opera il curatore chiude un cerchio iniziato nell’ottobre del 2017 in occasione del 190° anniversario della nascita della grande industria di Sansepolcro quando il CRAL Buitoni allestì una mostra sulla storia del pastificio dalle origini ai giorni nostri e pubblicò il catalogo curato da Claudio Cherubini e, per la parte fotografica, da Paolo Nocentini (ex presidente del CRAL). Nei fine settimana della mostra il Cherubini organizzò anche quattro incontri con studiosi che sotto diversi aspetti hanno analizzato la storia di un’azienda che, partendo da questo piccolo Borgo della Toscana, diventò nei primi decenni del Novecento la prima industria alimentare più importante al mondo. Al ciclo di conferenze hanno partecipato i professori Renato Covino dell’Università degli Studi di Perugia, Francesco Chiapparino dell’Università Politecnica delle Marche, Giorgio Sacchetti dell’Università degli Studi di Padova e Pier Luigi Rossi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Il libro dopo un saggio propedeutico del curatore, raccoglie tre delle quattro relazioni riferite in questo ciclo di conferenze (non è pervenuta la relazione del professor Pier Luigi Rossi).
La Prefazione del volume è del professor Ivo Biagianti dell’Università degli Studi di Siena che bene ha sintetizzato la natura di quest’opera: “Le pubblicazioni di storie aziendali che escono in occasione delle ricorrenze di centenari, cinquantenari, decenni, etc. rischiano sempre di avere il sapore celebrativo, giubilare, e sono spesso promosse o sponsorizzate dalle aziende stesse; ma non è questo il caso. Qui si tratta di una raccolta di contributi che affrontano in modo critico e non prosopografico la storia di un’industria, come quella alimentare, che ha segnato per quasi due secoli la storia di Sansepolcro, la città in cui è nata, per diventare un’azienda di dimensioni internazionali e poi dissolversi, con la crisi della famiglia Buitoni, che l’aveva fondata. Sono rari i casi di iniziative industriali di così lungo respiro, per cui vale la pena considerarne le vicende da molteplici punti di vista, come avviene in questo volume”.
Perché un’azienda così dinamica, così innovativa, così all’avanguardia nel secondo dopoguerra conosce un declino che dopo gli anni sessanta la porterà a un suo forte ridimensinamento sul mercato? Il libro fornisce più risposte e nel concludere il suo saggio il professor Covino ricorda anche i motivi che portarono la Nestlé all’acquisto dell’impresa nel marzo 1988 e auspica l’avvento “di un imprenditore che sappia rilanciarne il ruolo attraverso un nuovo flusso di innovazioni, prendendo semmai lezione dalla sua storia”.
Oltre i quattro saggi, il libro è arricchito da una dettagliata cronologia, dall’albero genealogico dei componenti maschili della famiglia Buitoni fino alla quinta generazione e da alcune fotografie inedite (o comunque poco conosciute). Completano l’opera sintetiche schede biografiche degli autori, l’elenco delle fonti e della bibliografia utilizzate, nonché l’indice dei nomi di persona.
